Preghiera del Fuoco
Venerdì 8 maggio, ore 20,00
Guida Loredana
Cari tutti,
riuniti insieme attorno al fuoco o dinanzi la luce di una candela,
lontani ma vicini chiudiamo gli occhi e diamoci virtualmente la mano formando un cerchio.
Visualizzazione silenziosa
In occasione della vicina festa della Mamma colgo e rielaboro brevemente delle riflessioni fatte in questi giorni da Don Paolo Scquizzato che ci spingono a riflettere sul concetto di Madre in Dio ed in noi.
L'immagine/idea di Dio maschio, sicuramente è frutto dell'interpretazione fatta da una società "al Maschile" che lo vede Re, Padre, Signore degli eserciti etc., ma in tempi molto antichi, in cui le società erano matriarcali, la Divinità era immaginata Madre, Forza creatrice ecc.
Dio, in quanto tale, non ha sessualità ma nella Sua essenza possiamo dire che è Padre e Madre insieme: è Forza Creatrice Infinita d'Amore.
Leggiamo da due mistici
Giuliana di Norwich (Mistica della Gioia del XIV sec.)
«Dio è il vero Padre e la vera Madre di tutta la natura e di tutte le nature che sono fatte per fluire fuori da Dio e così compiere la Volontà Divina, ricondotte a restaurare Dio»
Meister Echart (Filosofo e mistico tedescho del XIII sec.)
«Lo Spirito Santo, la vita stessa di Dio, non genera dall'esterno ma genera dall'interno delle cose. Genera dalle nostre profondità, per cui tutti siamo madri di Dio» (in virtù dell'energia divina creatrice di cui siamo fatti)
Canto
Ubi Caritas
Ubi caritas et amor
ubi caritas Deu ibi est ( Tutta tre volte)
https://www.youtube.com/watch?v=X9e_QO1ATho
Preghiera del fuoco
Noi siamo tutti passanti e pellegrini
Accendiamo dunque un fuoco all’incrocio
all’indirizzo dell’Eterno
Formiamo il cerchio e facciamo un tempio nel vento
Facciamo di questo luogo qualunque un tempio
Perché il tempo è giunto di adorare in spirito e verità,
di rendere grazie in ogni luogo e in ogni tempo.
Mettiamo un termine al tempo,
un centro alle tenebre esterne
e rendiamoci presenti al presente.
Questo presente che abbiamo invano inseguito nelle nostre giornate
mentre era lontano da noi nel momento in cui era,
eccolo davanti ai nostri occhi e nei nostri cuori, il presente
Il fuoco è il presente che brucia e brilla,
è il presente che prega.
Il fuoco è il sacrificio di ciò che brucia,
il calore della vita e la gioia degli occhi.
È la morte delle cose morte
E il loro ritorno alla luce.
Fuoco di gioia, sofferenza e gioia l’una nell’altra,
l’amore è la gioia nella sofferenza.
Il fuoco è la vita e la morte l’una nell’altra,
l’apparenza che si consuma e la sostanza che appare
Cantiamo gloria nella lingua del fuoco
evidente e chiara a tutti gli uomini.
E voi gente che passate sulla strada dei quattro venti
entrate nel cerchio e dateci la mano.
Soffia su di noi, Signore,
perché la nostra preghiera salga in fiamma.
Perché il nostro cuore di legno morto e di spine
e la sua breve e vacillante scintilla di vita
servano a nutrire un po’ la tua Gloria
AMEN